*****ROXY E' TORNATA!

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Con grande eccitazione Roxy vi comunica che riparte l'aggiornamento costante del suo blog.Dopo una lunga pausa vi invita tutti a seguire i suoi post dedicati al mondo del sesso e più intrigante erotismo.Buona Lettura

Adult Ego

lunedì 20 giugno 2011

VIRTU' FEMMINILE-RENDEZ VOUS-OGNI STRAMALEDETTISSIMO GIORNO-LEI E' SUA-OGNI STRAMALEDETTISSIMO GIORNO


Tratti dal concorso "Delizie"

VIRTU' FEMMINILE

di SIMONE COR

Non le sembrava vero, ma il copione che stringeva in mano era reale quanto il suo
sorriso.
Un film.
Da protagonista.
A trentacinque anni. Finalmente.
ォUna donna che uccide i suoi amantiサ gio . Sarebbe stata perfetta.
ォServiva pi ritmoサ farfugli il regista. ォPi azione. Pi tette.サ
Cos le spieg le piccole modifiche alla sceneggiatura.
ォSolo quelle, tranquillaサ prosegu . ォNon sono un porco, ma... sai com’ ... il pubblico
le esige.サ
Giovanna avrebbe stretto i denti. Quel film, per quanto scomodo e umiliante, era pur
sempre un punto di partenza. In fondo era solo il seno. Ce l’avrebbe fatta.
Sopport dodici tipi di lingue e ventiquattro mani sui suoi capezzoli, trattenendo
repulsione e voglia omicida. Sopravvisse grazie a un unico pensiero: doveva
castigare il regista e tutti gli occhi famelici che l’avevano stuprata.
Sapeva gi cos’avrebbe fatto, nell’ultima scena da girare.
Giovanna deve togliersi la maglietta ed estrarre la pistola nascosta tra i seni. ネ una
puttanata colossale, ma il copione prevede quest’inizio per il massacro che chiuder
il film.
Mentre i quattro attori la accerchiano vogliosi, lei si spoglia lentamente. La pistola
l , trattenuta dalla sua femminilit abbondante.
Si muove sinuosa, mentre incrocia gli sguardi finti delle sue vittime. ネ il momento
della vendetta.
Sbottona i jeans esulta il regista. ォLasciati andare e mostra tutto! Brava ragazza!サ
E lei sorride, sfoggiando un passato da Giovanni che nel presente di Giovanna non
ancora stato dimenticato.




RENDEZ-VOUS
di DONA FLOR


Prendimi.
Ho aspettato che mi toccassi in questo modo per anni.
La camera in penombra, il letto di ferro battuto, l’odore del piacere che ha intriso le
lenzuola.
Non parlo, non posso.
Ho le gambe doloranti per lo sforzo di tenderle.
Sono fuoco. Ansimo. Ansimi.
Ti diverte la mia eccitazione perch non la riconosci.
Nella stanza che ho prenotato, la rivelazione del sesso stanotte ti sconvolge.
Ansimo pi forte.
Mi sfioro portandoti le mani tra le cosce. Sono lucide e sode.
Stringile, Giorgio. Allargale.
Sussulti e mi guardi incredulo: credevi di conoscere tua moglie.
Mi volto e indovino la tua presenza: la testa, la bocca. Un bacio profondo.
Fa caldo. Sento che potrei perdere i sensi.
Grido forte, acceleri i colpi. S , vieni. Vieni Giorgio.
L’orgasmo mi strema.
Mentre la porta si spalanca e un filo di luce v・la la nostra unione, stai ancora
cercando di riprendere il controllo sulla respirazione.
Una sagoma di donna osserva il letto. E noi, ancora mischiati.
Intuisci confusamente che hai commesso un errore.
Io trovo la scena comica e scoppio in una risata.
Un’altra me ci guarda sconvolta.
Urla contro di te, piange parole incomprensibili.
Neanche lei ha capito.
Mi stacco, tra il formicolio del godimento e il piacere che mi d questo gioco
perverso. Eppure dovreste saperlo tutti e due che sono sempre stata io la gemella
pi fantasiosa. Lo dicevano anche mamma e pap : gocce d’acqua nell’aspetto,
differenti come giorno e notte nel carattere.
ォAndiamo sorella, non vorrai farne una storia?サ.




FUORI CONCORSO




OGNI STRAMALEDETTISSIMO GIORNO
di RAFFAELE IORIO

Scivolo.
Quando ci siamo ritrovati, non avrei potuto.
Non avrei.
Non ti preoccupare ora.
Cedi.
Fallo lentamente, fallo sotto le mie mani.
Ti ricordi i fiori di lavanda?
Lungo quel viale, profumavano il giardino.
Il tuo giardino. Me ne nutro, me ne cupo, me ne vanto con me stesso, ti
prendo adesso, prendimi anche tu e se non lo farai.
Fa lo stesso.
Mi guardi e leggi la mia bugia, scritta chiaramente, l per essere scoperta
e inondata dalle mie lacrime, le prime che vedrai mai. Le ultime.
Le mie menzogne non sono riuscite a scalfirti, solo a spezzare il tuo amore.
Ma la chimica non un'opinione, proprio come la matematica, ed
algebricamente chiaro che io pi tu facciamo un'esplosione di vita liquida e
profumi proibiti, senza poter frenare se non all'ultimo momento, appena in
tempo, incatenando bene il sentimento, come un vulcano.
Spento.
E' per questa paura di esplodere dentro e bruciare pure che ora il mio seme
schiaffeggia il tuo seno, che godi da stronza mentre sopra di te io idem, che
mi prendi la carne in mano e mi finisci, mi fai urlare, mi fai strozzare un
insulto, ti fai strozzare la gola, oh Cristo godi ancora, godi, godi ancora, godi.
Senti ma perch mi sembra di essere disperato?
Dannazione dimmi perch cazzo mi ami!
Io voglio sapere perch uno non pu uscire dal tuo letto senza sentire che già
gli manca il tuo calore, io voglio sapere perch il tuo caff migliore delle
altre, io mi chiedo ogni stramaledettissimo giorno che Dio e gli Altri hanno
messo in terra perch e se e.
Apro la cabina della doccia, l'acqua ti scorre addosso come farebbe sul
marmo, scorre sul tuo corpo di danzatrice della mia musica di sesso e
padronanza, scorro tutte le volte che abbiamo fatto l'amore e mi accorgo che
non ce n' una uguale all'altra, non c' un ingresso dentro di te che sia privo
di senso, privo di passione, del mio dominio, dei miei schiaffi messi a tacere,
della voglia della fame che hai in bocca.
Inginocchiati, prendimi.
Cos inizio un altro viaggio nella tua voracit , mischio le dita ai tuoi capelli.
Ecco, brava, cos , stringimi sotto, non importa se non sarai troppo gentile,
che stavolta voglio urlare.
Fai scorrere l'acqua.
Scivolo.


LEI E' SUA
di ZOLFO

I suoi occhi neri da meridionale osservano la doccia e poi le sue mani legate, mentre
la lingua tenta di togliere la benda. Dopo un ennesimo tentativo finalmente il
bavaglio cede e resta per un po’ a masticare l’aria per riadattare la mascella stata
troppo aperta nel tentativo di liberarsi. Osservando la doccia, sentendo gli schizzi
schiantarsi sul corpo di Sylvie, poggia furtivamente la bocca sulla corda della mano
destra e inizia a morderla, tentando di strapparla via. Mentre i canini incidono i fili
bianchi, gli occhi scrutano e la mente pensa alla vendetta. La dovrai pagare, e cara.
Dopo un ennesimo pensiero e un ennesimo schizzo d’acqua calda sul corpo nudo di
Sylvie, la corda cede. Serra la mano a pugno e la rilascia come un cuore che batte,
intorpidito nei polsi.
Con la stessa celerit e attenzione, ripete lo stesso lavoro nella mano sinistra
riuscendo dopo qualche minuto a liberarsi. Le mani gli fanno male, i polsi frizzano,
giunta l’ora della vendetta. Si toglie la benda dal collo e si rialza in piedi. E’ il
momento di Spartaco. Nessuna donna pu permettersi di infierire su Samuel. Per
terra i vestiti della ragazza mentre faceva lo spogliarello davanti a lui che non poteva
muoversi. Prende il perizoma rosso di trine e lo scaraventa via: mai scherzare col
fuoco, mai scherzare con Samuel. Questo lei lo avrebbe dovuto sapere. Si muove
veloce scansando i vestiti e raggiunge il bagno, spalancando la vetrata della doccia.
Come nella stupenda scena di ォPsychoサ, Sylvie apre la bocca e si lascia sfuggire un
grido, sobbalzando.
ォTa d ! Non mi aspettavi vero?サ
Le serra i polsi, le morde il collo, quasi a marchiarla a fuoco. Lei sua. Sylvie gli
pianta le unghie nella schiena, graffia, vuole avere la sua pelle, il suo corpo. Samuel
la bacia sul collo, proprio dove adesso c’ il segno dei denti.
Un altro, pi forte, lungo l’aureola del capezzolo destro. Come un bersaglio di tiro
con l’arco il morso, l’aureola e il capezzolo. Sylvie grida di piacere e di dolore mentre
Samuel la marchia dappertutto, mentre fa scivolare la sua lingua dentro di lei,
mentre la tiene stretta e la punisce per averlo legato, mentre l’acqua le scivola calda
sulla schiena e tutto vortica stando fermo, mentre tutto rimane diversamente
uguale.