*****ROXY E' TORNATA!

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Con grande eccitazione Roxy vi comunica che riparte l'aggiornamento costante del suo blog.Dopo una lunga pausa vi invita tutti a seguire i suoi post dedicati al mondo del sesso e più intrigante erotismo.Buona Lettura

Adult Ego

mercoledì 29 aprile 2009

FOTOGRAMMI DI SENSUALITA’


Non vi starò certo qui ad annoiare con la storia della mia vita matrimoniale.Credo non serva, e nel modo più assoluto, per gli avvenimenti che voglio andare a raccontarvi.E’ sufficiente dire che sono sposato con Irene da sei anni, ed il nostro è un rapporto solido e speciale, basato su reali sentimenti d’amore e di pieno rispetto reciproco; ci siamo sposati perchè innamorati uno dell’altra, convinti delle nostre scelte e mai, in questi anni, abbiamo avuto rimpianti o pentimenti di alcun genere.
Fra noi, con il passare del tempo, si è andata sviluppando un’intesa sempre più profonda, una complicità assoluta e totale, che ci ha portato a vivere esperienze indimenticabili e meravigliose.La gelosia non ci appartiene in alcun modo, convinti e sicuri del nostro amore, impermeabile a qualunque distrazione sentimentale e sessuale.E questa complicità ci ha consentito di superare il labile confine tra quello che, all’interno di una coppia, è moralmente accettabile, e quello che, invece, non lo è per la maggior parte delle persone, una linea di separazione sottile e precaria, impalpabile come la polvere sollevata dal vento.
Il sesso, per entrambi, è una delle cose più belle, appaganti e coinvolgenti della vita.Ed è per questa ragione che lo viviamo senza mai porci limitazioni di sorta, senza tabù e condizionamenti d’alcun tipo.Rispettiamo una sola ed irrinunciabile regola: farlo in modo che entrambi ne possiamo trarre piacere, senza imporre mai nulla all’altro, ma condividendo sensazioni ed emozioni, mischiando realtà e fantasia, senza falsi pudori o ipocrite inibizioni.Io sono geloso solamente dell’anima e del cuore di mia moglie, mai del suo splendido corpo: e lo stesso è per lei.Forse è questo il segreto della nostra complicità e della nostra unione:cerchiamo sempre di arrivare al punto di vivere nella realtà tutte le fantasie che ci eccitano, alla ricerca costante del piacere e dell’appagamento sessuale.E nemmeno una volta ci siamo pentiti delle nostre azioni.
Entrambi lavoriamo ad Atene, io come dirigente in una società di navigazione mercantile, Irene come impiegata presso il tribunale.Viviamo in un appartamento al Pireo, in una strada secondaria e relativamente tranquilla, se paragonata al caotico lungomare del porto.Altro, credo, non interessi a nessuno.Mi fermerò qui, perciò: le poche righe che avete letto sono sufficienti a capire che, di fatto, siamo una coppia assolutamente normale.L’unica differenza, rispetto ad altre coppie, è che noi non proviamo alcun imbarazzo a raccontare il nostro modo di vivere l’erotismo.
Stavo provando per l’ennesima volta la videocamera, quando mia moglie si affacciò alla porta della stanza che avevo attrezzato come mio piccolo studio.Era un sabato sera, ed aspettavamo Marika, un’amica d’Irene dei tempi in cui frequentavano l’università.Irene ed io siamo quasi coetanei: ci togliamo un anno esatto, trentasei io, trentacinque mia moglie.E siamo, come si dice, una bella coppia.Irene è scura di capelli, di occhi e di carnagione.Quando la conobbi, fu proprio la sua pelle a colpirmi in modo particolare: abbronzata naturalmente, quasi olivastra, levigata ed elastica.I lunghi capelli, lisci e corvini, le donano un aspetto quasi orientale, come probabilmente i suoi geni potrebbero ampiamente testimoniare.
Alta quasi un metro e settanta, seno abbondante, perfettamente disegnato, gambe lunghe e snelle, natiche formose, ma aggraziate e ben delineate, mia moglie, ai miei occhi, non ha rivali in fatto di bellezza.Guardarla ed eccitarmi è un’unica cosa.Anche il sottoscritto non è proprio da buttare via.Sono alto un metro e ottanta, e la palestra, di cui sono un assiduo frequentatore, mi ha aiutato ad avere un fisico asciutto e muscoloso. Castano, i capelli sempre un pò troppo lunghi, mi considero un bell’uomo, anche se, tra Irene e me, il primo posto, in fatto di bellezza, spetta indiscutibilmente a lei.
- E’ carica la videocamera ? - mi chiese Irene, agganciando la chiusura di uno dei braccialetti che aveva messo al polso sinistro.- E’ tutto pronto… Sei bellissima, stasera, amore… -.- Grazie. Lo sai quanto mi piace sentirtelo dire… -.E, in effetti, mia moglie, quella sera, era a dir poco strepitosa.Un top azzurro a cingerle il seno, i capezzoli in rilievo a tendere sfrontatamente la stoffa; una minigonna bianca a coprirle il perizoma che sicuramente indossava; una collana di corallo al collo, come i tre braccialetti al polso sinistro, uno d’oro, al contrario, a quello destro; anelli su quasi tutte le dita delle mani, e le lunghe e perfette unghie laccate di rosso.Due orecchini a pendaglio le ornavano i lobi delle orecchie, scendendo quasi fino a sfiorarle la pelle delle spalle. Il trucco, leggero e sapiente, completava il quadro, rendendola sexy e desiderabile, bella come un affresco prezioso.E poi le gambe.Nude e flessuose, di quel colore brunito e sensuale, e i piedi, dalle larghe unghie rosse, calzati da sandali d’argento con il tacco alto, i lacci delle chiusure stretti attorno alle caviglie, come sensuali cavigliere, erotiche e voluttuose.
Molto più tardi, dopo che quello che avevamo organizzato si fosse realizzato e concluso, me la sarei scopata, l’avrei presa in tutti i modi possibili, come piaceva a me e come piaceva a lei.Probabilmente avremmo visto l’alba perdendoci uno nell’altra, ebbri della lunga notte appena trascorsa nell’erotismo più sfrenato.Ma questo sarebbe accaduto dopo.Quando Marika, la nostra ospite di quella sera, fosse andata via.Dopo che lei e mia moglie avessero fatto l’amore, davanti ai miei occhi e a quello della videocamera che stavo preparando.E, sicuramente, Irene ed io avremmo scopato riguardando quelle immagini, eccitandoci nel rivedere lei a letto con la sua amica di un tempo.Guardando mia moglie sentivo l’emozione crescermi dentro, ed ero convinto che la notte che avevo davanti sarebbe risultata indimenticabile per entrambi.
L’idea era nata quasi per caso.Irene ed io eravamo andati al mare, e, mentre passeggiavamo lungo la spiaggia, avevamo incrociato due ragazze, praticamente nude se non per i due ridottissimi tanga che indossavano, che camminavano sul bagnasciuga tenendosi abbracciate.Se fossero lesbiche o solamente amiche, questo certo non so dirvelo.Fatto sta che nella mia testa apparve, come d’incanto, l’immagine di mia moglie a letto con un’altra donna, ed il desiderio impellente, non solo di assistere a quell’incontro, ma di filmarlo.Quello stesso giorno, a pranzo, ne parlai con mia moglie e, conoscendola, mi accorsi che l’idea intrigava decisamente anche lei.Non era certo la prima volta che ospitavamo uomini e donne nel nostro letto, ma l’idea di riprendere con la videocamera quei momenti, e di poterli rivedere in tutte le occasioni che ci avrebbe fatto piacere, non l’avevamo ancora presa in considerazione.La videocamera l’avevamo usata più volte, ma sempre fra di noi, riprendendo nei dettagli i nostri amplessi notturni.Una terza persona, uomo o donna che fosse, però, nei video ancora non c’era.E fu così, parlando di questa idea che così improvvisamente mi era passata per la testa, che ad Irene tornò in mente la sua amica Marika.
Erano state, come già detto, compagne d’università, e Marika, lesbica dichiarata, era diventata in quegli anni una delle migliori amiche d’Irene.Senza alcun imbarazzo, mia moglie mi raccontò che più di una volta erano finite a letto insieme, e che la cosa le era piaciuta moltissimo.Le sue parole non mi sorpresero più di tanto, perché avevo notato più di una volta, quando nel nostro letto avevamo ospitato una seconda donna, come Irene godesse del contatto con un altro corpo femminile.Intendiamoci.Ad Irene gli uomini piacciono, e decisamente molto, ma anche le donne l’attirano da un punto di vista prettamente sessuale, e nella sua vita non ha mai disdegnato di avere occasionali rapporti saffici.Di Marika e dei loro trascorsi rapporti non sapevo nulla, ma che mia moglie fosse tendenzialmente bisessuale mi era chiaro da molto tempo.Marika, dunque, sembrava poter essere la donna ideale per poter tramutare in realtà quella nostra fantasia, nata in quel giorno che stavamo trascorrendo al mare.
Irene non perse tempo e, tramite comuni conoscenze, rintracciò abbastanza facilmente l’amica, ed una sera la invitò ad uscire con lei.Mia moglie avrebbe saggiato il terreno e valutato le possibilità di successo che avremmo potuto avere; se la cosa fosse andata male, ci saremmo dovuti mettere alla ricerca di un’altra donna.Ma il tutto, contrariamente a quanto noi all’inizio avessimo pensato, si rivelò molto più semplice del previsto.Marika raccontò a mia moglie che ricordava ancora le ore di sesso fatte con lei, e che era pronta a riviverle, ed anche con molta impazienza.E l’essere da me filmata non la disturbava affatto.Anzi.Trovava estremamente intrigante la proposta di mia moglie.L’unica condizione che Marika pose fu quella che io, il maschio della situazione e come tale non sessualmente da lei gradito, dal letto dovevo restarne fuori: avrei potuto filmare il loro amplesso a mio piacimento, ma che mi togliessi subito dalla testa di scoparmela o di farmi fare un pompino da lei.Marika era lesbica, e non avrebbe tollerato in nessun modo di avere un rapporto sessuale con un uomo.Quando Irene mi raccontò di questo, lessi nel suo sguardo il timore di un mio diniego, e che il nostro progetto non avesse un seguito a causa del rifiuto della sua amica ad accettarmi tra loro.Ma, a me, andava benissimo anche così.Tante volte mi era accaduto di fare l’amore con mia moglie ed un’altra donna: questa volta ne sarei rimasto fuori, incollato alla videocamera.Un sacrificio ben ripagato, comunque.- Accetta, Irene. Dille che sono prontissimo a non partecipare attivamente. Che resterò dietro la videocamera. E organizziamo il tutto il più presto possibile. -Mia moglie mi aveva baciato, contenta della mia reazione, e, quella sera stessa, aveva telefonato a Marika per fissare l’incontro.
La descrizione che Irene mi aveva fatto di Marika era stata molto minuziosa; mi aspettavo una bella donna, affascinante e sensuale, della stessa età di mia moglie.Ma quando Marika arrivò, suonando il campanello di casa nostra, constatai con estremo piacere che le mie aspettative su di lei si erano rivelate ben inferiori alla realtà.Marika era ancor più affascinante di quanto avessi potuto immaginare.Completamente diversa da mia moglie, in verità, ma era una donna superbamente bella.Qualche centimetro in altezza meno d’Irene, Marika era chiara di carnagione, occhi verdi come il mare, ed i capelli mossi, castani e con riflessi ramati che sembravano essere assolutamente naturali.La bocca, dalle labbra pronunciate e carnose, ed il naso piccolo, alla francese, donavano al suo viso un’espressione giovanile e fresca, quasi sbarazzina, come la frangetta di capelli che le copriva la fronte.La camicetta bianca, la gonna blu poco sopra il ginocchio, i sandali dorati, aperti e con il tacco, due cerchietti d’oro alle orecchie, braccialetti etnici ai polsi, un solo anello al medio della mano destra, unghie più corte di quelle di mia moglie, e laccate di un bianco trasparente, tutto esaltava la sua straordinaria sensualità.Lo smalto sulle unghie dei piedi di Marika, invece, e la cosa mi sorprese alquanto, visto che Irene lo abbinava sempre con quello delle mani, era scuro, quasi nero.Estremamente sexy, mi ritrovai subito a valutare con estremo interesse.Una donna, pensai quella sera vedendola per la prima volta in vita mia, dalla carica erotica eccezionale, e con un corpo che non aveva praticamente nulla da invidiare a quello di mia moglie.
Cenammo tranquillamente, chiacchierando e scherzando del più e del meno.Irene e Marika si lanciarono sulla strada dei ricordi, di quando frequentavano l’università, dei professori e degli esami, degli amici di allora.Vedevo con piacere che fra loro si andava ben presto consolidando quell’intesa di un tempo, sicuramente appannata dagli anni trascorsi da quando erano state così intime.Me ne accorgevo dagli sguardi, dai sorrisi, da quello sfiorarsi delle mani quando si passavano un piatto o una posata, quel toccarsi fuggevolmente che, ad un osservatore ignaro del loro passato, poteva sembrare del tutto casuale.Fu un crescendo di familiarità tra loro inarrestabile, fino al punto di farmi sentire escluso da quella sfera di totale complicità, da quel mondo di sensualità e di tensione erotica che erano state capaci di ricreare nel breve arco di tempo di una cena.La cosa, comunque, non mi turbava assolutamente.Al contrario.Il mio ruolo, per quella notte, sarebbe stato solamente passivo: Marika era stata categorica su questo, e non avevo certo intenzione di rovinare il tutto per la voglia di scoparmela.L’occhio della videocamera avrebbe simboleggiato lo scorrere delle mie mani e della mia lingua sui loro corpi; le avrei penetrate, carezzate e leccate con il solo ausilio dell’obiettivo, esplorandole minuziosamente nei più intimi dettagli.Avrei scopato Marika, ma solamente con lo zoom.E questo, lei, non poteva di certo impedirmelo.
Finita la cena, l’eccitazione sessuale delle due donne, ormai a stento repressa, era talmente evidente che qualunque discorso s’intavolasse perdeva d’interesse con poche e veloci battute.E quando, sedutesi sul divano, la mano di Marika si appoggiò finalmente sul ginocchio di mia moglie, per poi risalire con estrema lentezza lungo la coscia lasciata scoperta dalla minigonna, le parole divennero inutili, ed il fiume impetuoso del desiderio ruppe infine gli argini.Irene voltò il viso, avvicinando le labbra alla bocca dell’amica, e sfiorandola con un bacio carico d’aspettative; quindi, senza una sola parola, prese per mano Marika e la condusse verso la nostra camera da letto.Afferrando la videocamera dal mobile del salone, le seguii per filmare ogni più infinitesimale dettaglio del loro imminente rapporto saffico.
La camera da letto era illuminata con estrema discrezione.Con Irene avevamo studiato la disposizione della luce in modo molto accurato, da non risultare troppo scarsa per le riprese, ma neanche troppo vivida e fastidiosa, in modo che l’atmosfera risultasse comunque avvolgente ed intrigante, e non assomigliasse, neanche lontanamente, ad un freddo set cinematografico.Il risultato era stato quello di una luce soffusa, che proveniva da due lampade alogene poste negli angoli della stanza.Lo stereo diffondeva, ad un volume molto basso, un sottofondo di musica classica.Era un’ambientazione perfetta.Le riprese sarebbero risultate di qualità eccellente.
Irene e Marika, in piedi accanto al letto, ebbero un attimo d’esitazione, restando a guardarsi indecise, forse chiedendosi se io fossi pronto con la videocamera.Feci un cenno impercettibile con gli occhi ad Irene, comunicandole che tutto era a posto.La mia splendida moglie non aspettava altro: prese l’amica per i fianchi, l’attirò a sè e incollò le sue labbra a quelle di Marika.Puntai la videocamera e, ancora una volta, restai colpito della bellezza d’Irene: le sue lunghe gambe, dalla pelle così ambrata, ancora più slanciate con l’aiuto dei tacchi alti, erano uno spettacolo unico e meraviglioso.Le due ragazze si baciavano languidamente, intrecciando le lingue guizzanti e carezzandosi delicatamente i fianchi.Premetti il tasto ON e iniziai a riprendere la scena che stavo inquadrando.
ON
Le mani di Marika s’infilano esperte sotto il top azzurro di mia moglie e prendono a carezzarle i seni, con esasperante indolenza, mentre le bocche rimangono incollate, labbra su labbra, lingua su lingua, respiro su respiro.E’ un attimo, ed il top viene via, scompigliando i neri e lucenti capelli d’Irene e scorrendo lungo le sue braccia tese sopra la testa, e quindi le lingue delle due donne tornano a cercarsi nuovamente, mentre le mani di Marika scorrono libere sulla lunga ed erotica schiena nuda di mia moglie.Immobile, riprendo la scena.Passano pochi istanti, ed anche la minigonna viene via, scoprendo l’esile filo del perizoma rosso di mia moglie.Ora Irene è quasi completamente nuda: solo i sandali d’argento ed il perizoma le restano indosso, accentuando magicamente il suo magico fascino e la sua straordinaria sensualità.
ZOOM AVANTI
Inquadro, in primo piano, le natiche di mia moglie.Le mani di Marika se ne sono impossessate, quasi con bramosia, palpandole ed esplorandole, lentamente, mentre le dita s’infilano sempre più spesso sotto il filo di tessuto che passa invitante nel loro mezzo.La videocamera ronza debolmente, immortalando quello spettacolo mozzafiato.
ZOOM INDIETRO
Ora è Marika che, aiutata da Irene, si sta spogliando, mostrandosi a me per la prima volta.Anche il suo corpo si rivela a dir poco incantevole.Resta pure lei in sandali e perizoma, nero, ma quasi inesistente.Le due donne si abbracciano nuovamente, come seducenti ed eccitanti dee dell’amore, e quindi, senza fretta, scivolano sul letto, i corpi nudi uniti e frementi.
OFF
Con la videocamera spenta mi sposto di lato, per riprendere ogni più piccolo ed eccitante particolare degli erotici corpi delle due donne. Devo riuscire ad inquadrare tutti quei particolari che, quando più tardi li rivedremo con Irene, ci proietteranno verso lontane ed inesplorate vette d’eccitazione.Ecco.Da questo punto l’inquadratura è assolutamente perfetta.
ON
Distese sulle candide lenzuola, le due amiche hanno già dimenticato la mia presenza.Marika scende con la bocca sul collo di mia moglie, e poi sul seno sinistro, leccando il capezzolo eretto, le dita di una mano a torturare deliziosamente l’altro; e sento Irene che sta già ansimando, il piacere ed il desiderio che le montano dentro, irrefrenabili ed incontenibili.
ZOOM AVANTI
In primo piano, la lingua titilla il capezzolo, le labbra lo abbracciano con cura, i denti lo mordono gentilmente, stuzzicandolo ed inumidendolo. L’immagine è a dir poco fantastica.
ZOOM INDIETRO
La testa di Marika è scesa sul ventre d’Irene, le mani a sfilarle il perizoma.Mia moglie è ora nuda, le dita ad accarezzarsi e a dar sollievo ai seni, la lingua dell’amica a scorrerle sul corpo, ad esplorarla su ogni centimetro di pelle.Mia moglie ha allargato le gambe, e…
ZOOM AVANTI
… la sua fica, depilata ed aperta, e che io conosco così bene, riempie l’intero obiettivo.E’ umida, bagnata della sua incredibile e incontrollabile eccitazione.Ora i capelli di Marika me la nascondono alla vista, ma solo per pochi attimi: poi la sua lingua passa sulle grandi labbra, dal basso verso l’alto, si ritrae, e ricomincia, dall’alto verso il basso, in un movimento quasi ipnotico.Sta facendo godere mia moglie, che geme, sospira, mugola eccitata, le mani affondate nei capelli dell’amica, a spingere quella lingua infernale sul suo sesso.Nel primissimo piano che sto inquadrando, d’improvviso entra anche un dito della mano d’Irene, la lunga unghia smaltata di rosso: si appoggia sul clitoride, ad accrescere ancor di più il piacere, spingendo e muovendosi in circolo, mentre la lingua di Marika continua a lambire instancabile la fica inondata di dolci umori…
ZOOM INDIETRO
Mia moglie gode, rabbrividendo, e gridando tutto il proprio piacere, guardando per un attimo, e con occhi torbidi e ambigui, verso la videocamera.Marika si rialza dal suo corpo, lo sguardo fisso in quello di mia moglie, si porta le mani al seno, carezzandoli ed offrendoli alla bocca dell’amica, in un muto invito.Entrambe, ora, in ginocchio sul letto, si passano vicendevolmente le mani sulle tette, e quindi mia moglie inizia a succhiare, alternativamente, i capezzoli di Marika, facendole scendere lungo le cosce di velluto il perizoma nero.Sono splendide, nude ed erotiche, come due gemme preziose e sfavillanti.
OFF
Mi sposto nuovamente.Più per ritrovare un attimo d’autocontrollo, che per effettive necessità di ripresa.Sono incredibilmente eccitato, e solo il divieto impostomi da Marika mi trattiene dal gettarmi fra loro, dal perdermi tra le loro braccia, dal godere dei loro corpi accaldati dalla passione.
ON
E’ Marika, ora, ad essersi sdraiata sul letto, preda delle mani e della bocca d’Irene.Mia moglie le tortura deliziosamente i seni, il ventre, l’ombelico.Scende fino all’interno delle cosce, con lunghe leccate bollenti, sempre, però, fermandosi ad un millimetro dalla fica aperta ed invitante di Marika…
ZOOM AVANTI
… fica che ora inquadro in primo piano.Come poco prima avevo fatto con quella di mia moglie.Marika non è depilata completamente: una chiara peluria racchiude il suo sesso, come una cornice attorno ad un quadro di gran valore.Si offre ai miei occhi così aperta, così palpitante, così ardente da strapparmi un ansito di desiderio quasi animale…
ZOOM INDIETRO
So quello che piace maggiormente a mia moglie.L’ho imparato negli anni e nelle esperienze che abbiamo vissuto.So quello che vuol fare prima di far godere l’amica.E i battiti del mio cuore accelerano improvvisi.Inquadro Irene che percorre con le labbra dischiuse la morbida pelle delle gambe dell’amica, fino ad incontrare i lacci dorati dei sandali.Poi, con le sue splendide mani, li allenta, fino a sfilare dai piedi di Marika le due calzature.La donna, le gambe spalancate, si accarezza languidamente la fica, osservando mia moglie denudarle i piedi.Ed io ho un nuovo ed intenso fremito di desiderio: per un attimo provo l’impulso febbrile di unirmi a lei, a mia moglie, di gettarmi sull’altro piede di quella splendida ospite del nostro letto, e di passarle la lingua sulla caviglia, sul dorso, sulle dita, sulle unghie; ma, ancora una volta, mi debbo trattenere, per non rovinare in modo irreparabile quei magici momenti di sfrenata lussuria.Irene accarezza il piede dell’amica, partendo dal polpaccio, passando per la caviglia, sfiorando il dorso, la pianta e le dita.
OFF
Mi sposto rapidamente, per avere il viso di mia moglie davanti all’obiettivo.
ON
Irene mi guarda.Il suo sguardo indefinibile mi preannuncia quello che lei desidera fare, che è esattamente quello che io desidero vederle fare; mia moglie sembra quasi volermi ricordare di non smettere di filmarle.
ZOOM AVANTI
Inquadro il piede di Marika, le sue dita mi riempiono gli occhi, le sue unghie laccate così scure, di un color prugna, quasi nero, e quelle della mano d’Irene, smaltate di questo rosso vivido e luminoso.Le sta masturbando senza fretta l’alluce, le dita che scorrono lievi come su un piccolo cazzo eretto: e Marika, una mano su un seno e l’altra affondata nella fica, sospira e geme di piacere a quel contatto e a quella vista.E, finalmente, nell’immagine entra la lingua di mia moglie.Passa sulle dita del piede di Marika, tra una e l’altra, guizza maliziosa sulla larga unghia dell’alluce.Il respiro sempre più affannoso di Marika mi dice che la donna sta per venire, e con la coda dell’occhio vedo la sua mano che si muove veloce, ancora più rapida, sul così sensibile clitoride.Con un’ultima e sensuale leccata, Irene ritrae la lingua, socchiude la bocca e fa sparire il dito del piede dell’amica tra le labbra, iniziando a succhiarlo, fuori di sè per l’eccitazione.L’alluce scompare tra le sue labbra, per poi riapparire, bagnato e lucente per la saliva.E l’unghia smaltata di quel colore così scuro riflette in modo fantastico la luce delle lampade.
ZOOM INDIETRO
Mia moglie risolleva la testa dal piede di Marika, che nel frattempo si è data con la mano un orgasmo travolgente.Le due amiche si fissano per qualche secondo, immobili ed ansanti, certamente ancora vogliose una dell’altra.Fra loro sembra passare un contatto telepatico.Quindi Irene s’inginocchia sul letto, le mani aperte a far da appoggio alle braccia tese, il culo esposto in tutta la sua erotica ed oscena bellezza.Marika, anch’essa in ginocchio, le si affianca, carezzandole la pelle tesa delle natiche.
OFF
Mi posiziono ai piedi del letto.L’eccitazione mi fa tremare lievemente le mani, rendendo mosse le immagini che vado riprendendo, ma devo continuare a filmare, devo immortalare ancora quello che hanno in mente di fare.Il cazzo mi scoppia nei leggeri pantaloni che indosso: ma devo resistere, tenere a freno la mia libidine.Solo più tardi mi prenderò quello che adesso non posso prendermi.
ON
Le mani di Marika sfiorano la schiena d’Irene, scendono sui glutei, esplorano l’interno delle cosce.L’obiettivo mi riporta l’immagine della fica di mia moglie, le grandi labbra, depilate completamente, che pendono come frutti maturi e deliziosi, frutti da cogliere ed assaporare.Un dito della destra di Marika vi s’immerge, lubrificandosi degli umori che ne fuoriescono abbondanti, a tal punto da inumidire anche l’attaccatura delle cosce; poi il dito risale, solleticando la pelle che divide il sesso d’Irene dal suo ano appena dischiuso.
ZOOM AVANTI
Il dito, dalla corta unghia laccata di bianco trasparente, indugia sull’orifizio, con lenti movimenti circolari, suadenti ed erotici.Irene espone ancor di più il culo, che ora riempie l’obiettivo della videocamera, incitando, con voce bassa e roca, quasi in un sussurro di gola, l’amica a penetrarla.Ma Marika, non ancora soddisfatta, sostituisce il dito con la lingua, bagnando ancor di più la parte, con pigre e lunghe leccate, e divaricandole le natiche con le mani.Il respiro affannoso di mia moglie riecheggia nella stanza.Freme nell’attesa di sentire le dita dell’amica insinuarsi in lei.Marika è conscia dell’urgenza d’Irene: ritrae la lingua, si succhia l’indice per bagnarlo, e lo appoggia all’ano di mia moglie; poi spinge delicatamente, ed il dito affonda completamente nella carne di mia moglie che, con movimenti ritmici del bacino, asseconda la tanto desiderata penetrazione anale.Il dito scorre sempre più velocemente, infilandosi a fondo in quel culo meraviglioso.Quando le grida di mia moglie si fanno sempre più intense, Marika, con rapido ed esperto movimento, le introduce nel culo anche il medio, dilatando ulteriormente le pareti dell’ano di mia moglie, e guidandola verso uno sconvolgente e squassante orgasmo…
OFF
La videocamera era spenta, posata sulla poltrona che stava nell’angolo.Le avevo filmate fino al momento in cui, esauste, si erano abbandonate sul letto, abbracciate e soddisfatte.Avevo le gambe che mi tremavano, ed ero divorato da una tensione erotica quasi insopportabile.Mi guardarono entrambe, e nei loro occhi lessi tutto il languore del sesso appena consumato.
Irene mormorò un qualcosa all’orecchio dell’amica.Ero talmente stordito dall’esperienza vissuta che non afferrai nemmeno una parola di quello che lei le disse.Vidi solo Marika prima sorridere, fissare il suo sguardo su di me, e poi annuire a mia moglie.
- Ci piacerebbe che ora tu ti masturbassi… qui… davanti a noi… -Le parole di mia moglie mi esplosero nella testa, così fragorosamente da lasciarmi, per qualche istante, nel dubbio di non aver capito bene.Ma le loro espressioni mi confermarono in modo inequivocabile quale fosse la loro volontà.Marika aveva escluso qualunque mia partecipazione ai loro giochi erotici, che dovevano essere tutti al femminile: ma ora, complice l’eccitazione, aveva accettato, e di buon grado, che io mi masturbassi di fronte a loro.
Mentre mi stavo spogliando, Irene si alzò dal letto e andò a prendere la videocamera.Ora ero nudo completamente anch’io, il pene eretto e pulsante.
Mia moglie tornò accanto a Marika, sul letto, accese la videocamera e iniziò a riprendermi.
ON
Mi faccio scivolare la destra sul cazzo, sfiorandolo appena: sono talmente vicino all’eiaculazione che in pochi secondi potrei esplodere.Il ronzio dello zoom che avvicina l’inquadratura: Irene inquadra il mio cazzo in primo piano.Mia moglie, splendida e nuda, dietro l’obiettivo.Marika, accanto ad Irene, gli occhi fissi sulla mia erezione, che le accarezza un seno e le sfiora un orecchio con la lingua.
Ritraggo la pelle con lentezza, esponendo completamente la cappella violacea e fremente.Rimango immobile per alcuni secondi, mentre ascolto il respiro delle due donne accelerare di colpo, in un muto invito a lasciarmi andare.Anche se volessi, non potrei trattenermi oltre.E quindi lascio che la mano vada, che mi conduca verso l’orgasmo impellente.In un attimo, con gli occhi della mente, rivedo Irene e Marika amarsi, carezzarsi, leccarsi, penetrarsi.Ed il piacere dilaga impetuoso.Mentre Irene continua a filmare i miei schizzi di sperma, che caldo e bianco bagna il pavimento…
OFF
- Ti è piaciuto, Irene ? -- Da impazzire. Il corpo di Marika mi fa morire di desiderio e vederti lì… a filmarci… è stato bellissimo… mi ha eccitata in modo incredibile… -.Eravamo sdraiati sul letto, nudi, la videocamera collegata al televisore nell’angolo, le immagini di Marika ed Irene che riempivano lo schermo, mentre la mano di mia moglie, le sue lunghe dita ad impugnare il mio cazzo, le sue erotiche unghie rosse a torturarmi la cappella, mi accarezzavano meravigliosamente.- Sai… Marika, andando via, mi ha detto che vorrebbe rifarlo… è piaciuto molto anche a lei… e che vorrebbe farlo anche con oggetti, penetrarmi e farsi penetrare con… -Il fiato mozzo al solo pensiero, sentivo che stavo per perdere il controllo sotto le carezze di mia moglie, e l’idea che Marika sarebbe tornata da noi fu, per me, la spinta finale.Immaginai Marika infilare un vibratore nella fica d’Irene e…- Prendilo in bocca… sto per venire… - le dissi, ansimando per la tensione.E le sue labbra furono sul mio cazzo, la sua lingua ad accarezzarmi la cappella, la sua mano a stringermi i testicoli.Ed il mio sperma, ben presto, inondò quella bocca fatata, colando, bianco ed erotico, dalle labbra dischiuse di mia moglie.

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