*****ROXY E' TORNATA!

La mia foto
Con grande eccitazione Roxy vi comunica che riparte l'aggiornamento costante del suo blog.Dopo una lunga pausa vi invita tutti a seguire i suoi post dedicati al mondo del sesso e più intrigante erotismo.Buona Lettura

Adult Ego

mercoledì 20 maggio 2009

ORGIA


Sapete,

restare senza poter fare l’amore per più di nove mesi mi ha un tantino destabilizzato. Avere al proprio fianco una donna, aver voluto questa relazione per provare a mettere la testa a posto e rimanere con poco e niente in mano mi ha cambiato.

Ma con l’aiuto del tempo cercherò di guarire questa ferita, cercherò di leccarmela da grintoso leone che sono.


Sono successe tante cose in questi mesi che sinceramente non saprei da dove iniziare. So però che desidero tornare a vivere, desidero tornare ad essere quello di prima, desidero non perdere nessuna delle occasioni che mi capiteranno.



Telefono al mio carissimo Amico di Milano, Marco, facciamo mezz’ora di chiacchiere, gli spiego le ultime cose accadute nella mia vita, dato che era quasi l’unico a conoscere i miei problemi.

Organizziamo poi una serata, una Bella serata, ovviamente a Milano, con una buona pizza e tanto casino intorno.



Marco è un bel ragazzo, lo è sempre stato, ha un fisico eccezionale ed è un piacere sentirlo parlare.


Ci assomigliamo.

Marco guadagna bene col suo lavoro, io idem. Entrambi amiamo goderci i soldi.

Ci assomigliamo.

Non ha una relazione fissa, l’unica che ha avuto è andata a puttane come la mia...

Ci assomigliamo.

La sua ex lavora nel suo studio e sono a contatto tutto il giorno tra alti e bassi, io idem.

Ci assomigliamo.




Il tavolo al quale siamo seduti è da 4, chiedo a Marco perchè, lui mi sorride, devono arrivare Francesca e Barbara al momento bloccate nel traffico ma comunque abbastanza vicine.

Sono emozionato, anche se avevamo molte cose da raccontarci, sicuramente delle presenze femminili sono molto meglio di chiacchiere malinconiche.



Le conosco tutte e due, soprattutto Francesca quando anni fa m’imboccava fragola dopo fragola al ristorante, mettendomi anche le sue dita in bocca.

Non lo dimenticherò mai.




Mentre Barbara che è di Bergamo me la ricordo quando Marco l’accompagnava a casa.. eravamo in 5 in auto e io e lei eravamo vicini seduti dietro ovviamente. Ad ogni curva, era estate, mi si strusciava addosso con le sue bellissime gambe avvolte nelle calze a rete.

Non lo dimenticherò mai.



Finalmente entrano, io e Marco ci alziamo, le baciamo, sorridiamo e ordiniamo le pizze. Una fame.

Barbara è seduta al mio fianco, la simpatia non le manca, ridiamo tutti delle sue battute. Parliamo di tutto un po’, meno che di lavoro, dev’essere per forza una serata rilassante, è obbligatorio!


Un po’ brilli per colpa delle birre doppio malto usciamo e cambiamo locale. Andiamo a spararci in vena un paio di bottiglie di Morellino di Scansano in un localino vicino, mi sembra un pub.

Marco sceglie i posti dove andare, anche perchè è lui che gioca in casa.

L’euforia aumenta, Marco parla con gli occhi lucidi a Francesca, mentre io a Barbara.

Le coppie, ipotizzo, si sono formate.



Francesca è una spilungona di un metro e ottantacinque, se poi si mette i tacchi come stasera, dal mio metro e ottanta devo guardare all’insù. Diciamo che è abbastanza coperta questa sera, lei soffre molto il freddo, ma ha un modo di coprirsi che acchiappa lo sguardo ugualmente. Poi con quegli occhialini da universitaria mi fa tanto sesso, non so. E’ castana, occhi marroni, un trucco ineccepibile e dei capelli molto lunghi, bah, non so se sono suoi o se ha usato dei barbatrucchi.


Comunque sta di fatto che è molto bella, quella bellezza semplice ma curata.



Barbara invece è bionda e se è vero che gli uomini le preferiscono, io sono tra quelli. Ha gli occhi verdi, fisico snello e atletico, abbigliamento provocante giusto per farmi agitare, e un carattere, da quello che ricordo, dolcissimo, infatti ho bisogno di serenità in questo periodo.



Sono entrambe vestite griffate da quello che riesco a scorgere, gli accessori poi urlano.




Mentre tengo abbracciata a me Barbara, le osservo il seno, mi pervade un senso di leggerezza, finalmente un contatto con una donna, un brivido ed un’emozione continua ormai quasi dimenticati. Ho un po’ di torpore addosso causato dall’alcool, mi sento bene, i problemi non esistono e ho gli occhi lucidi.





Barbara mi appoggia una gamba sulla coscia, dalla sua minigonna spunta l’autoreggente a rete.

Santa Madonna!

Quando vedo calze a rete, il mio cervello va in tilt e non capisce più nulla. Mi parla all’orecchio, si ricorda di quando mi si strusciava in auto.


Parliamo allora di quell’episodio, mentre la mia mano sfiora i forellini delle sue calze a rete. Le aveva fatto uno strano effetto, ad ogni curva, strusciarsi contro di me. Voleva quasi allungare una mano nel buio, mi guarda negli occhi confidandosi. Il potere dell’alcool che toglie i freni inibitori.

Mi toglie un attimo la parola, mi dò una scantata e le propongo di recuperare il tempo perduto, il tutto mentre un’ottima musica di sottofondo fa da contorno. Non perde tempo e mi appoggia una mano sull’interno coscia mentre Marco vede tutto, mi sorride, come per dire: “Oh, ci siamo”.

Siamo comunque tutti e 4 seduti vicini, il clima si è scaldato, la prima bottiglia se ne è andata tutta e la seconda è già a metà. Le ragazze bevono, io e Marco pure, ricordiamo l’ultimo nostro incontro di un paio di anni fa circa, suggerisco a Marco di chiedere a Francesca riguardo le fragole, non appena fatto lei mi guarda ed inizia a ricordarsi. Mi racconta la situazione nella sua pur poca lucidità causata dal Morellino che va alla grande.


La cosa che mi aveva eccitato di quel giorno era stato l’aver sentito le sue dita nella mia bocca, un gesto così generoso da un lato ma così sensuale se visto con altri occhi.



Per fortuna che non guidiamo, altrimenti ad un controllo, la nostra patente verrebbe stracciata davanti ai nostri occhi. Usciamo quindi dal locale e c’indirizziamo verso casa di Marco.

Mentre Barbara si veste le guardo il seno, eh si cazzo, non resisto, ha sicuramente un’ottima terza e io per il seno prosperoso ho un debole. Lei intravede il mio sguardo porco sulle sue tette, mi viene vicino e mi chiede di abbottonarle il cappottino. Cristo Santo!

Però a casa te lo tolgo io, ok? Le chiedo.


Lei sorride e mi chiede, cosa?.

Francesca sta ascoltando e s’incuriosisce, chiede cos’è che le voglio togliere poi. Marco sorride e la rassicura che a casa vedrà. E tu Marco cosa mi toglierai a casa? Chiede Francesca.

Piccantine le ragazze, mi sto divertendo un mondo, devo recuperare.



Le due ragazze camminano abbracciate, si guardano indietro e ci sorridono, poi mentre siamo nell’androne di casa di Marco, Francesca tocca il sedere a Barbara, osservando la nostra reazione.

Sorridiamo e saliamo in ascensore che è strettissimo guardacaso. Io e Marco entriamo per ultimi e per farci spazio le spingiamo contro la parete opposta, ridono come delle matte, intanto palpiamo il culo a tutte e due.


Mi diverto sempre di più.

Barbara spinge indietro verso di me, mentre l’ascensore tra sobbalzi vari arriva al piano.

Esplodiamo fuori non appena si aprono le porte al piano e tra palpatine e strusciate varie c’infiliamo in casa di Marco.

Tengo Barbara per mano, la guardo negli occhi, penso che non ci sia bisogno di parole e come promesso le sfilo il cappotto standole dietro mentre lei mi guarda con la testa girata all’indietro. Mi avvicino al suo collo e sottovoce le sussurro che ha un bel fisico, lei poi si gira e sfila il mio piumino non prima, anche lei da dietro, di avermi accarezzato il petto e gli addominali.



Sentire mani di donna addosso dopo tanto tempo mi fa agitare, la prendo per mano e ci avviciniamo a Francesca alla quale togliamo insieme il cappotto. Ci osserva in maniera felina e accarezza in viso Barbara.

Sono di una dolcezza disarmante due donne che si scambiano effusioni.


Guardo Marco rapito dal loro comportamento, mi avvicino a lui e ci godiamo lo spettacolo.

Francesca mette le mani sotto al maglione di Barbara e osservando me e Marco, le palpa il seno.

Vedo la Madonna scendere con tutta la sua luce.



Prendo l’iniziativa, mi avvicino a loro, mentre Marco fa girare della musica rock. Francesca mi osserva incuriosita, le sfilo la pashmina di seta nera e bendo Barbara. Nell’orecchio le sussurro che senza la vista, gli altri sensi saranno amplificati, soprattutto quello del tatto. Le tocco il seno anch’io, chiedendole se ha capito di chi erano le mani. Sorride, mi chiede di riprovare perchè non è sicura. Uno sguardo a Francesca d’intesa ed è il suo turno. Come lo palpa bene, lo prende in mano, dleicatamente, per poi schiacciarlo contro di lei. Nei miei pantaloni succede di tutto e penso bene di mettermi dietro Barbara bendata per renderla partecipe strusciandomi contro al suo sedere. Lei sorride e allunga una mano. Mi tocca, ri-vedo la Madonna.


Faccio un cenno a Marco e sorridendo si avvicina per partecipare al tocco libero.

Le palpa il sedere, Francesca le chiede se ha capito di chi sono le mani, lei non risponde, non ci sta capendo più nulla, sa solo che 6 mani la toccano. 2 uomini e una donna.

Francesca le toglie il maglione, la temperatura interna lo consente, rimane in reggiseno, un bellissimo balconcino che offre una scollatura più che sensuale, direi da tuffarsi dentro subito.

Mi metto dietro di lei e le palpo il seno ancora prendendole tra le dita i capezzoli, apre la bocca per lasciare uscire un sospiro.

Barbara è agitata, si gira verso di me e alla cieca mi bacia, così di getto, appoggiandosi poi al mio pacco duro sorride, mi slaccia la cinta, apre i bottoni e inizia a cercare. Trova subito l’oggetto della sua ricerca. Non provo vergogna, il mio esibizionismo è marcato e abbondante.


Francesca le toglie il reggiseno, le attenzioni di tutti sono verso di lei. Marco le toglie il resto, partendo dalle scarpe, rimanendo in slip di pizzo. Le infila una mano dentro, da dietro, e inizia a masturbarla, mentre fa lo stesso con me.

Marco si dedica allora a Francesca e da dietro la spoglia lentamente, lasciandola nelle stesse condizioni di Barbara, in slip. Ci mettiamo allora, noi uomini, tra loro due da dietro, invertendo la mano che masturba negli slip. Mi sento Francesca che spinta da Marco mi viene addosso, sento il suo seno che mi tocca la schiena, il suo bacino contro i miei lombari. L’altra mano la usiamo per palpare sempre da dietro loro il seno.

L’eccitamento è altissimo, io e Marco ci spogliamo e lasciamo liberi i nostri arnesi di ergersi.

Le mettiamo spalle contro spalle, le sfiliamo gli slip e iniziamo a leccare loro gli umori, rispettiamo le coppie da poco formate e cerchiamo d’infilare la lingua più in profondità possibile per sentirle mugolare. Non parlano perchè mentre le lecchiamo si stanno baciando. Io e Marco ci godiamo lo spettacolo ai loro piedi, intenti a bere il più possibile tutto quello che l’eccitazione produce loro.


Barbara ha un sussulto, ha raggiunto l’ogasmo, mi prende la testa tra le mani e mi ferma, ha bisogno di una pausa. Marco è ancora intento a leccare Francesca. La mia intenzione sarebbe di andare a baciarla mentre Marco la lecca, ma vengo fermato da Barbara che mi chiede di scoparla, me lo chiede in un modo sornione, sottovoce, ma deciso, non posso dirle di no. Mi corica sul divano, non c’è bisogno di aspettare che io sia pronto, ho un’erezione poderosa, me lo succhia per qualche secondo e poi salendomi come su un cavallo, mi comincia a cavalcare.

Non so se sono in paradiso o cosa, ma sentirmi amato o cosa realmente sia, mi fa stare bene. Mi abbandono al suo ritmo, mentre vedo Francesca venire verso di me e con le ginocchia sul divano le vedo luccicare quello che Marco ha gustato sino ad ora. Con le dita si apre le labbra, me la fa vedere bene da vicino senza permettermi di avvicinare la bocca o la lingua, quasi sgocciola.

Barbara poi si ferma un attimo di cavalcarmi e la bacia, tutto questo con me sotto.

Prendo io il ritmo e la frugo con tutta l’asta, dentro e fuori. Non mi ricordavo fosse così bello.


Francesca poi si abbassa e mi regala il suo frutto bagnato dove infilo la lingua facendola sussultare.

Barbara poi riprende ad andare su e giù lungo la mia asta dura mentre mi gusto Francesca.

Ma Marco? Dove sarà? Ho una frazione di tempo per chiedermelo. Forse ho capito, ecco cosa sono quei bip e rumori metallici vari. Si, ho inteso bene, ci sta filmando.

Mi sento quasi un attore porno, mentre Marco cambia inquadratura e c’indica le posizioni migliori da tenere in modo che la luce possa impressionare la cassetta minidv.

Francesca poi chiede il cambio a Barbara, lo ottiene a fatica, non vorrebbe abbandonare la mia asta, ma è decisa e riesce a mettersi sopra di me. Se lo fa entrare poco alla volta, vuole godersi il momento, ma non riesco a vedere molto di tutto ciò, perchè Barbara mi si siede praticamente sulla bocca. Bello il face-sitting, mi è sempre piaciuto. La mia lingua è stanca, mi fa male, sono giù d’allenamento, ma cerco di resistere mentre mi prende i capezzoli in mano e io le abbraccio il bacino. Francesca è più stretta di Barbara, sento la differenza. Infatti ha fatto fatica ad infilarselo. Ha continui gemiti di piacere che Marco non perde di filmare.


Ci chiede di cambiare posizione, s’informa se resisto un altro po’ e mi sorride. Fa coricare Barbara sotto e sopra le fa accomodare Francesca, tutte e due con le gambe aperte. Non gli chiedo cosa vuole che le faccia, ci arrivo da solo, mi dice solo di dare 10 colpi loro a vicenda e di farglieli contare a voce alta. Sono brave, si fanno filmare mentre contano i colpi che dò loro mentre tengo a vicenda le caviglie prima di una e poi dell’altra. Questo per circa 100 colpi. Poi mi faccio notare dicendo che sto per venire, mi fa mettere in piedi, mentre loro le mette in ginocchio davanti a me con la bocca aperta. Mi toccano dappertutto mentre i miei schizzi volano qua e là per la stanza, un po’ in bocca a Francesca e un po’ a Barbara. E’ un orgasmo che non dimenticherò mai, ma anche un orgasmo che non ricordavo.

Nessun commento:

Posta un commento