*****ROXY E' TORNATA!

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Con grande eccitazione Roxy vi comunica che riparte l'aggiornamento costante del suo blog.Dopo una lunga pausa vi invita tutti a seguire i suoi post dedicati al mondo del sesso e più intrigante erotismo.Buona Lettura

Adult Ego

sabato 18 aprile 2009

IL PRIMO TRIO CON EUGENIA - IL SEDERE DI MIA MOGLIE - LA TUNISIA

Eugenia è stata la mia amante più porca (alla faccia del precedente ragazzo che la riteneva frigida). Dopo i primi rapporti di "riscaldamento" abbiamo subito capito di avere un'enorme affinità sessuale, tra l'altro io ho la caratteristica di mantenere erezioni molto prolungate e lei una splendida pluriorgasmica. Dopo la prima settimana, vedendo che gradiva essere masturbata anche analmente mentre mi stava sopra e la penetravo davanti, iniziammo a fantasticare di eccitanti rapporti perlomeno a 3, dove lei era al centro delle attenzioni mie e di un altro uomo. Dal dirlo al farlo ci passo' un po'.. Nel frattempo lo facevamo dappertutto: al mare vicino ad altre coppie che ci guardavano e si toccavano, nel mio appartamento a piano terra con finestre aperte e persiane socchiuse sotto lo sguardo dei passanti più curiosi, in albergo con la porta aperta aspettando con desiderio un terzo partecipe dopo una cena in ristorante con lei con indosso solo un abitino in seta indiana, sul terrazzo di una villetta a Budoni.... Ma lei mi precedette ed una sera dopo una litigata ando' da un suo buon amico che dopo averla consolata inizio' a scoparla sennonche' arrivo' sulla scena il fratello dell'amico, che da sempre marcava stretta Eugenia. Evidentemente lei era ben pronta dopo molte prove di fantasia e così lo fecero in 3, come mi confesso' il giorno dopo mentre scopavamo (me ne accorsi perche' aveva l'orifizio anale molto dilatato e dolente). Non mi arrabbiai, anzi ne fui molto eccitato. Pochi giorni dopo, durante un campeggio a Barisardo e mentre eravamo in tenda, cercammo di attirare degli amici vicini di tenda per scoparcela tutti assieme ma purtroppo non ci accontentarono. Forse pensarono ad uno scherzo, di certo non perche' Eugenia non fosse OK, anzi aveva un gran fisico, era estremamente sexy ed andare a passeggio con lei era tutto un susseguirsi di sguardi eccitati ed invidiosi. Ci riuscimmo il giorno in cui demmo un appuntamento a casa mia ad un comune amico (Fabrizio), tra l'altro un suo compaesano, col quale io avevo spesso fantasticato, senza citare mai la mia lei, su incontri sessuali plurimi trovando in lui un appassionato teorico. Dando ad Eugenia un'orario di arrivo di Fabrizio falso e lasciando accostata la porta di casa riuscii nel mio intento. Quando lui arrivo' noi eravamo da un bel po' in azione fantasticando ad alta voce su cosa avrebbe fatto lei se fossimo stati in 3 e come sempre era lei a parlare, ma quella volta misi come nome di fantasia Fabrizio, il quale arrivo' ed eccitato dalla scena si avvicino' titubante ma Eugenia eccitatissima mi guardo' e capendo il mio gioco tiro' fuori l'uccello eretto di Fabrizio e per le successive 4 ore fu solo una cosa da sogno, sia lei che Fabrizio furono all'altezza delle nostre piu' ardite fantasie.....



IL SEDERE DI MIA MOGLIE


Una mattina di fine luglio sono al mare con mia moglie Romina. Romina indossa uno splendido bikini azzurro molto sexy e, vista la bellezza di mia moglie, io sono sempre in apprensione. Romina e' davanti a me che sculetta sul bagnasciuga. Impossibile non notare una ventenne simile.. Capelli neri riccioli, quasi una criniera, 1,71, fisico arrapante, con delle gambe drittissime, piedi, caviglie e polpacci da top model. Di viso Romina assomiglia parecchio a quell'attrice americana.. Andie Mc Dowell. La vera fissazione di Romina e' il sedere: passa ore in palestra a curarsi quelle chiappe da urlo, belle rotonde, tanto ben segnate che quasi sembrano aprirsi verso l'esterno. E quel culo Romina lo sfoggia sempre.. Con abbigliamento provocante: minigonne mozzafiato.. Pantaloni aderenti. Un gruppo di campeggiatori la nota ed immediatamente si mettono a pochi metri da noi. Io comincio a dare segni di impazienza. Sono nervoso. Se la stanno sbranando con gli occhi. Romina e' pancia in giu' sull'asciugamano, mettendo in bella mostra il suo sedere pauroso. Gli slip azzurri del bikini paiono quasi essere inghiottiti da quelle due natiche a mandolino. Quei campeggiatori sono già eccitati, lo sento. Romina, invece di ignorarli, li guarda e sorride, lanciando segni di complicita'. Io ho un gesto di stizza e la afferro forte per un braccio dicendogli di smetterla. Vado a fare un bagno. Come torno non la trovo piu': non ci sono nemmeno i cinque uomini. Mi precipito nella pineta dietro la spiaggia. Sento dei rumori. Dietro un cespuglio vedo Romina nuda che cavalca l'uccello di uno di loro. Gli altri gia' nudi col cazzo di pietra aspettano il loro turno. Quasi svengo dalla rabbia. Romina si muove su e giu' ritmicamente, vedo le sue chiappe ben aperte mentre quel palo di carne compare e scompare. L'uomo sta godendo e palpa di continuo le sue fantastiche tette. All'improvviso un urlo: quel maledetto sta sborrando. Io non ci vedo piu': la figa di mia moglie insozzata dalla sborra di quello schifoso. Subito altri 2 la prendono e la mettono a 4 zampe. Uno la sbatte da dietro, l'altro si fa succhiare il cazzo. Sento il rumore della scopata, fatto di gemiti ed urla. Romina li sta accontentando. A quegli schifosi non sembrava neanche vero di scoparsi una donna simile, una giovane modella. Bocca e figa di Romina erano letteralmente piene. Quando ebbero finito anche gli altri due soddisfarono le loro verghe. Romina venne sodomizzata senza pieta': piu' urlava piu' i bastardi pompavano forte. Devo ammettere che vedere quei maschioni sodomizzare mia moglie a quella maniera mi eccita davvero tantissimo.

LA TUNISIA


Il primo viaggio che faccio senza mio marito, tra l'altro contrario, lo faccio apposta in Tunisia. Negli ultimi anni sono andata spesso a sciare da sola, ho fatto delle amicizie e gli uomini che ho conosciuto impazziscono per la mia verve e personalita'. Non solo, nonostante i miei due figli, ammirano il mio corpo da negra: capelli neri, lunghi fino alle spalle e mossi, occhi e pelle scuri, terza di seno con capezzoli scurissimi, il mio culo si e' fatto abbondante ma questo lo rende piu' appetibile, le gambe sono sempre state un mio punto d'orgoglio. Sono per le vie di Hammamet ed un vestitino nero senza maniche, sagomato sulle mie forme e con minigonna, mi fascia mentre passeggio nel suk, il mercato tipico pervaso dagli odori forti di spezie, insieme a mia sorella. Ci sediamo a gustare un sorbetto di limone. Il caldo e' intenso, la mia pelle e' imperlata di sudore. Vedo due ragazzi tunisini, entrambi mori, asciutto il primo, grosso ed insolitamente muscoloso il secondo, che ci indicano, ridacchiano e fanno gesti osceni, mimando il rapporto sessuale ed orale. In preda alla rabbia mi alzo e mi avvicino, non sono tipa da mettersi in soggezione: "Piantatela di fare gli stronzi". I due parlano italiano, male ma lo parlano, il più grosso dice: "Hai carattere, italiana, ma non volevamo offendere ne' te ne' tua sorella, stavamo dicendo che ci piacerebbe fottervi tutte e due. Io sono Malik, il miglior scopatore della zona, amo le italiane come te". La mia liberta' di decidere mi eccita, lo provoco: "Ho preso un sacco di cazzi, non sei il primo, sei sicuro di valere quello che dici?". Lui mi afferra la testa, mi parla minaccioso: "Sei tu sicura di poter reggere a tutto quello che ti farò? Ti farò godere fino a chiedermi pietà". "Vediamo" rispondo sicura. Ci accompagnano in una grande casa africana, muri gialli e tende porpora, nella penombra ci sono altri due (di cui uno rasato e con un grosso orecchino) che ci aspettano. Hanno in mano coltelli ed altre lame. Quello rasato, con una spessa cicatrice sul volto maschio, sembra il capo, parla volutamente italiano con accento francese ed ordina: "Separatele". Mia sorella grida: "no, voglio restare con lei". Io le dico: "stai calma, non ti faranno niente". "Infatti", mi risponde Malik, "useremo lei solo dopo aver usato te, sei tu quella da domare". "Vaffanculo" gli grido, per tutta risposta mi bendano, mi spogliano completamente, mi mettono addosso un lungo velo rosso trasparente, catene ai polsi dietro la schiena, un collare con catena al collo. Resto nella penombra per ore. Poi entrano in tre, più il capo, in mano una frusta di cuoio. Si avvicina, gli altri sono nudi, lui ha uno straccio che nasconde il sesso. Parlano concitatamente fra di loro nella loro lingua, poi vengo fatta girare di scatto, le mani vengono fissate ad una robusta barra di legno. Uno dei servitori nudi mi solleva la veste, il culo nudo è all'aria. Con gli occhi che gli brillano di malvagità, il capo comincia a battere e battere ancora. Resisto ai primi tre colpi, mordendomi le labbra, lui colpisce più forte su culo e schiena, io grido, intorno a me voci eccitate, incitamenti, risolini isterici. Dopo una ventina di frustate, il capo si gira verso Malik e gli ordina qualcosa. Lui è già pronto, nudo, riesco a vedere un enorme cazzo scuro, sui 27 centimetri, gli altri mi tengono ferma, le sue mani sono sulle mie natiche insanguinate, comincia ad incularmi. Il mio culo è vergine ed il dolore è tremendo, tento di non dare a questi bastardi soddisfazioni, ma mentre Malik mi apre, l'urlo soffocato assomiglia ad un ringhio ferito, eccitando tutti gli altri. Poi comincia lo spettacolo: sento i suoi grandi colpi, le palle che sbattono contro le chiappe, mentre mi strizza i capezzoli turgidi, mena grandi colpi, grondandomi il sudore addosso. Si inarca ad ogni botta, sempre più veloce e profondo, poi comincia a venire ed io con lui, gemo come una bestia in calore, a denti stretti. Mentre viene mi lecca le ferite della frusta sulla schiena, sento i getti di sperma nel culo, urlo anche io con le gambe che tremano. Non è finita. Il capo mi parla, mentre il seme di Malik mi scivola per le cosce: "Hai orgoglio, straniera, e sai dare piacere. I miei uomini ne vogliono ancora, dovrai farne godere tre, se non vuoi finire con la gola tagliata" e mi avvicina un machete alla gola. Esausta ma eccitata, rispondo: "vi faccio venire tutti, non siete altro che cazzi da usare". Mi levano quel che resta della veste, sono totalmente nuda e alla loro mercé: uno di loro si sdraia, mi metto il suo cazzo dentro, comincio a cavalcarlo, lo sento che geme, trema, mi sento afferrare per i capelli, non li distinguo più ormai, solo sagome ed i loro odori di cattiveria e sesso umido. Un secondo mi tira i capelli e mi mette un altro cazzo in bocca, entra fino alle palle, sento odore di muschio e zenzero, sto sballando, il mondo scompare e restiamo solo noi, la troia ed i suoi maschi. Succhio e spingo, mentre loro mi toccano, mi leccano, mi baciano, ed ecco il gran finale: un altro cazzo in culo, forse quello del ragazzino del suk, il dolore è atroce ma continuo a godere con tre uomini dentro. E' arrivato il momento del capo, con un gesto li fa fermare: "Guardami, donna". Si spoglia rivelando un corpo segnato da ferite, con un enorme cazzo (30 centimentri almeno) gonfio, parla ancora: "Ora ti possiederò con una spada doppia". Gli altri tre riprendono a muoversi, menando gran colpi, lui è dietro il ragazzino che mi incula, lo penetra, lui geme con il cazzo più duro, spinge, ora sono in due a spingermi da dietro, sempre più forte, sempre di più, sono fuori di testa ed urlo forte mentre tutti e quattro vengono in bocca, nel culo, nella figa infiammata. E' ormai notte ed io sono coperta di seme, sudore e sangue. Allora fanno entrare mia sorella, nuda, magra con il seno piccolo, molto diversa da me, spaurita. Lei, così giovane, è tutta per il capo. Lui prende un laccio di stoffa nera, la fa sdraiare e la incula, stringendole il collo con il laccio. Lo spettacolo è selvaggio, lei soffoca e gode, lui le viene in culo, per me è troppo, svengo...

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