*****ROXY E' TORNATA!

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Con grande eccitazione Roxy vi comunica che riparte l'aggiornamento costante del suo blog.Dopo una lunga pausa vi invita tutti a seguire i suoi post dedicati al mondo del sesso e più intrigante erotismo.Buona Lettura

Adult Ego

sabato 18 aprile 2009

NOI 4 IN UNA STANZA - A CARTE DA BRUNO - AMMALATO DA UNA COMMESSA


Io ed Elisabetta avevamo raggiunto sin dall’inizio una forte intesa sessuale e, quasi ogni giorno, passavamo ore a fare sesso. Spesso abbiamo avuto rapporti in posti all’aperto (parco cittadino, villette disabitate, teatro civico in costruzione, spiaggia) ed ovviamente piu' volte siamo stati beccati in flagrante, pero' presto abbiamo capito che questo ci eccitava. Lo scoprimmo durante una giornata di “vela” autunnale, mentre scopavamo su una terrazza di una villetta di S. Elia. Infatti ci accorgemmo che 2 ragazzi ci stavano osservando in silenzio ed a poca distanza, e cio' piuttosto che inibirci ci eccito' alquanto… Al punto che da quel giorno fantasticammo su eventuali partecipazioni “esterne”. L’occasione capito' durante un weekend in una villetta di amici a Torre delle Stelle, eravamo un gruppone quindi dovemmo stivarci in piu' coppie per ogni camera, con noi vennero Fabrizio e Teresa, i quali flirtavano ma non erano coppia fissa. La mattina seguente, dopo una nottata passata a ridere, scherzare e giocare spensieratamente, mi svegliai con una forte erezione e la presenza degli altri non mi diede alcun fastidio. Del resto, con Fabrizio avevamo fatto diversi campeggi insieme e ne avevamo viste di cotte e di crude, con Teresa ero molto in confidenza e sapevo che di certo lei non si sarebbe turbata granche', iniziai a leccare le tette di Betty.. Delle splendide tette sode da 19nne… Una 3^ abbondante… Questo la mando' subito in visibilio e passo' subito al succhiarmi il cazzo. I nostri traffici svegliarono Fabrizio e Teresa che pero' fecero finta di dormire sino a quando, mentre scopavo Betty a 4 zampe, le chiesi se aveva voglia di prenderlo anche in bocca…… E fu l’inizio del casino.. Infatti Fabrizio su pronto (il furbastro finto dormiente) a proporgli il suo gia' ben duro proprio nel momento in cui Betty aveva il suo secondo orgasmo e non capiva più nulla... Cosi' lo prese in bocca tenendo gli occhi chiusi e mugolando per il piacere.... Teresa colse la palla al balzo e visto che Betty era momentaneamente KO si fece avanti afferrando i nostri uccelli mentre ci guardava negli occhi con uno sguardo incredibile.. Ci fece sedere ed inizio' a leccarci entrambi… Andammo fuori di testa.. Il bello fu che le ragazze iniziarono una specie di gara silenziosa a chi era piu' porca.... Tra l’altro si dedicarono esclusivamente a noi, loro quasi neanche si sfiorarono… Ad ogni idea porca di una sopraggiungeva l’idea piu' porca dell’altra… Alla fine fu un pareggio… Non ci lesinarono un solo angolo del loro corpo ed il momento piu' bollente fu quando vollero che le penetrassimo contemporaneamente....... Al che non ressi piu' e, dopo aver fatto venire per l’ennesima volta Betty, sborrai, mentre lei mi masturbava, sul viso di Teresa.

A CARTE DA BRUNO


Era da tempo che cercavo di farmi invitare da Bruno, il mio collega. Quel giorno avevo messo la minigonna in ufficio e, essendo proprio di fronte a lui, aspettavo il momento giusto per fargli notare le mie autoreggenti. Finalmente gli cade la penna... E' il momento di accavallare le gambe, pensai. Tombola, ecco che la sua testa si gira verso di me mentre raccoglie la penna e si sofferma un po' troppo nella sua ricerca. Non so come mai (nei sogni tutto è un mistero), ma mi ritrovo in mano un invito a casa sua per una festa. Quella sera la mia intenzione era di far colpo, ma non di esagerare. Dopo un po' ci si mette a giocare a carte; intorno al tavolo siamo in 5: Bruno, altri 2 uomini e una sua amica un po' troia (visto che portava un top un po' troppo indecente). Si gioca a briscola, poi a poker, ed ecco che gli uomini iniziano a vincere, data la loro esperienza. Qualcuno ipotizza a uno strip-poker e Sonia (la ragazza troia) inizia a bluffare in maniera evidente per perdere apposta e togliersi il top! Per un po' io vinco e resto vestita, poi clamorosamente perdo con un full di re! Mi rifiuto di spogliarmi, ed ecco che Bruno si incazza improvvisamente in un modo mai visto. Mi prende per i capelli e mi butta per terra. Mentre mi riprendo lui si tira fuori il cazzo e inizia a dirmi di spogliarmi. Io mi rifiuto, cerco di trovare un appoggio negli altri ragazzi, ma vedo che anche loro si avvicinano col sorriso. Bruno ordina agli altri due di tenermi ferma mentre lui mi alza la gonna, si compiace con me per le autoreggenti ma mi strappa le mutandine violentemente. Io cerco di divincolarmi ma improvvisamente il suo cazzo mi penetra con un solo colpo e mi pare di sentirlo fino in gola! Sonia a questo punto si spoglia completamente e si mette sopra di me obbligandomi di slinguarle la fica. Vengo ripetutamente trombata dai tre ragazzi mentre mi insultano con frasi del tipo: "Sei solo una puttanella che ha voglia di cazzo... Ti piace essere sbattuta da tutti noi vero? Lurida zoccola!!". Poi mi legano al tavolo e tutti e tre riempiono i miei buchi mentre io sono costretta a leccare la figa di quella troia per far godere anche lei. Bruno ed i suoi amici, ormai giunti all'apice del piacere, tolgono i loro uccelli e me li infilano tutti e tre in bocca innondandomi la faccia del loro sperma, a quel punto Sonia mi lecca tutta la faccia pulendomi bene. Finalmente mi slegano e mi lasciano ritornare a casa.

AMMALIATO DA UNA COMMESSA


Giuliano si affretta ad uscire da casa. Prima di andarsene scrive poche parole su un foglio di carta e lo depone sul tavolo della cucina: "Sono al supermercato a fare la spesa. Torno presto". Scende in cortile ed apre la porta basculante del garage. Si fa spazio fra le numerose cianfrusaglie accatastate a ridosso delle pareti e sale a bordo della sua Fiat Punto. Dopo qualche minuto è dinanzi l'ipermercato distante pochi isolati dalla sua abitazione. L'area di parcheggio, solitamente piena di autovetture, è vuota. Scende dall'auto. A piedi si avvicina ad uno dei numerosi punti d'accesso dell'ipermercato. Sulla porta a vetri c'è posto un cartello: "Sciopero per rinnovo del contratto di lavoro". Constatata l'impossibilità di accedervi, risale sull'autovettura e si dirige verso un piccolo supermercato poco distante. Il cumulo di autovetture che riempiono il piccolo parcheggio, prospiciente il market, è la prova evidente che l'esercizio è aperto. Lesto trova un posto per la propria autovettura infilandosi nello spazio lasciato libero da un cliente. Giuliano non è solito fare la spesa in quell'emporio. La qualità dei prodotti esposti è scarsa ed i prezzi sono di gran lunga superiori all'esercizio in cui lui e sua moglie sono soliti rifornirsi. Infila una moneta da 2 euro nell'apposito contenitore del carrello e, dopo averlo sganciato dalla lunga fila in cui sta incastrato, entra nel supermercato. Una folla di persone si accalca fra i corridoi che separano gli scaffali su cui è riposta la merce. Estrae dal portafoglio la lista della spesa che Anna gli ha preparato, ed inizia a riempire il carrello di prodotti. Dopo mezz'ora ha esaurito la lista. Sinceratosi di non avere commesso dimenticanze si avvia verso l'uscita. Una moltitudine di uomini e donne, sistemati in varie file, si accalcano dinanzi alle casse impazienti di depositare sui nastri trasportatori la merce acquistata. L'attesa è sfibrante. Giuliano dà un'occhiata attorno, soffermandosi a guardare i volti delle persone che lo circondano. Il suo sguardo vaga in ogni direzione fino al momento in cui scorge il viso della commessa che sta dietro la cassa della fila in cui ha preso posto e, come nelle fiabe, ne rimane incantato. Affascinato dallo charme che sprigionano i lineamenti del viso della ragazza, indugia ad avanzare col carrello lasciando fra sé e le persone che lo precedono uno spazio nella fila. Una luce straordinaria sembra illuminare il viso della donna. Giuliano è affascinato dai modi gentili e garbati, con cui la ragazza si rapporta con la clientela che staziona davanti a lei e, mentre l'osserva, non può fare a meno di pensare che quel giovane corpo è certamente di un innocente angelo caduto per caso sulla Terra. via via che l'uomo si avvicina alla cassa cresce in lui l'interesse per la ragazza e nella sua mente si fa largo il pensiero che la lunga attesa è ben ripagata da quell'angelica visione. La commessa sembra possedere qualcosa di speciale che la rende diversa da tutte le altre donne che stanno attorno a lui. Raggiunta la cassa trasborda la merce sul nastro trasportatore. Il lungo camice a strisce grigio-rosse verticali che la ragazza indossa è leggermente aperto sul davanti e lascia intravedere le forme dilatate dell'addome, segno di una gravidanza in stato molto avanzato. Ora che le sta di fronte Giuliano è portato ad apprezzare ancor di più l'aspetto fresco e sano di quel giovane corpo, certamente dovuto alla maternità. Prosegue nel trasbordare la merce sul nastro trasportatore, senza distogliere lo sguardo dalla ragazza. Lei, incurante dell'impertinente attenzione dell'uomo, trascina le etichette dei codici a barre sul lettore ottico. Vista da vicino la ragazza ha un aspetto florido che la fa sembrare più matura della sua giovane età. Il colorito olivastro della pelle le dona un aspetto lucente. La pelle del viso è liscia, come se fosse levigata. I capelli neri, pettinati a caschetto, le scendono fin sotto al mento e le donano un piglio vivace. Un piccolo neo nero, situato al margine inferiore delle labbra, imbellettate da una tinta rosso carminio, le conferisce un aspetto fine e delicato. Ma quel che più attrae Giuliano è l'incavo che le separa le mammelle, le cui forme sono gonfie e danno l'impressione di tracimare dalla camicetta che indossa sotto la divisa. La merce transita veloce sopra il lettore ottico e si accumula nella parte inferiore del bancone. Giuliano, confuso dalla bellezza di quei seni, lascia che la merce si accumuli senza riporla nelle borse. E' intontito dal piacere che gli provoca la vista di quelle mammelle ed in poco tempo si ritrova con l'uccello turgido. Il desiderio di succhiarle i capezzoli si fa spazio nella sua mente e gli provoca un insolito stato di eccitazione. Infila una mano nella tasca dei pantaloni e con le dita sposta lateralmente l'uccello in modo da rendere meno visibile la protuberanza che spinge contro la stoffa dei pantaloni. La manovra non gli riesce. Ogni volta che estrae la mano, l'uccello assume di nuovo la postura dritta. Confuso, decide di tenere la mano infilata nei pantaloni per evitare che le persone che gli stanno attorno si accorgano di quell'imbarazzante protuberanza. Giuliano è sposato con Anna da una decina di anni e per quanto lui e sua moglie si siano adoperati in tutti i modi per concepire un figlio, ogni loro tentativo si è rivelato infruttuoso. Eppure la lunga serie di esami a cui si sono sottoposti entrambi in passato, dietro consiglio dei medici, non ha rivelato anomalie né fisiche né umorali. Ormai si è rassegnato a non essere padre, ma la visione della florida ragazza e, soprattutto, di quei seni prosperosi suscita in lui un gran rimpianto. Inebetito dall'eccitazione di cui è preda continua ad osservarla. Avrebbe voglia di succhiarle i capezzoli, di gustare il sapore della sua pelle, della carne e di quel latte che fra non molto tempo sgorgherà dalle sue mammelle, ma le parole della ragazza lo riportano alla realtà. - Sono 65 euro e 30 - Sussurra la commessa mentre gli porge lo scontrino fiscale. Assopito nelle sue fantasie erotiche non risponde immediatamente alla richiesta della ragazza. Lascia trascorrere alcuni secondi, poi estrae il portafoglio e le consegna due banconote da 50 euro. Nel momento in cui la ragazza si sporge verso di lui, per restituirgli la differenza, scorge sul taschino del grembiule un cartellino con stampato il nome: Anna, come quello di sua moglie. Giuliano raccoglie gli oggetti posti sul bancone e li ripone nei sacchetti di plastica. Prima di allontanarsi dà un'ultima occhiata alla ragazza ed infila la mano nella tasca dei pantaloni, poi spinge il carrello verso l'uscita. L'auto è parcheggiata poco distante l'ingresso del supermercato. Giuliano ripone la merce nel portabagagli, dopodiché ricolloca il carrello nel box insieme a tutti gli altri. Sta per incamminarsi verso l'auto, quando, ancora una volta, la sommità della cappella struscia contro la coscia e non può fare a meno di provare piacere da quel contatto. Nella mente ha ancora impresso il volto della ragazza, ma ciò che lo turba è il ricordo delle prosperose mammelle che facevano capolino nella scollatura del camice. Si siede sul sedile dell'automobile ed inserisce la chiave nel pannello di comando. Sta per avviare il motore, ma ha un attimo di esitazione. Il pulsare dell'uccello è un tormento che non gli dà pace. Adagiato sul sedile, Giuliano strofina la mano sulla stoffa dei pantaloni e sfiora la cappella, che s'inerpica verso l'alto. Quasi si trattasse di un atto liberatorio, abbassa con decisione la cerniera dei pantaloni e libera l'uccello. Osserva la pelle bluastra del glande e lascia che dalla bocca sfilino alcune gocce di saliva. Posa la mano sull'uccello ed inizia a menarlo, lentamente, come si trattasse di un dolce massaggio. Dopo che si è sposato raramente ha avuto occasione di masturbarsi. Le poche volte in cui lo ha fatto è accaduto dopo che ha assistito a scene di giovani madri che allattavano i propri figli. Con gli occhi socchiusi prova ad immaginare la ragazza del supermercato nell'atto di allattare il proprio neonato e la sua mano prende maggior vigore comprimendo la parete dell'uccello. Giuliano allunga le gambe sul fondo dell'auto e si porta col bacino all'estremità del seggiolino. L'estensione facilita la manovra della mano che scorre più fluida sul membro. Con l'altra mano inizia a sfregarsi i capezzoli con energia, pizzicandoli ripetutamente. Poco dopo schiude le palpebre degli occhi e si china ad osservare la cappella. Emette nuovamente un poco di saliva e la fa cadere sopra le dita che impugnano l'uccello. La mano, insudiciata di saliva, riprende a scorrere sull'esile pelle del glande, poi la sua azione rallenta. Abbandona l'impugnatura e, con due dita, inizia a stimolare il canale uretrale. Dopo quel tipo di stimolazione la mano riprende a scorrere veloce. Ancora una volta socchiude gli occhi e si concentra nel ricordo delle mammelle della commessa. La sborrata arriva veloce e si esaurisce fra le sue mani, che coprono la cappella per evitare che gli schizzi vadano ad insudiciare la tappezzeria dell'automobile. Rimane alcuni istanti con le dita contratte in quella posizione, poi prende dal cruscotto una confezione di fazzoletti di carta e rimuove lo sperma. Subito dopo mette in moto l'automobile e si avvia verso casa. E' trascorso poco più di una anno da quell'avvenimento. Giuliano fa ritorno in quel supermercato in compagnia di Anna: sua moglie. In poco tempo riempiono il carrello di prodotti. Quando giungono davanti alla cassa e trasborda la merce sul nastro trasportatore, Giuliano si accorge che la ragazza della cassa è la stessa che tempo addietro gli aveva provocato un intenso turbamento. Il suo aspetto non è più quello di allora. Il corpo, un tempo così fiorente e prosperoso, appare smunto. Anche il viso è pallido ed affilato. I seni, un tempo floridi e rigogliosi, sembrano appassiti come quelli di un fiore che ha perduto le foglie. - Sono 94 euro e 20. Paga col Bancomat? - Sì. Giuliano digita il codice segreto e firma la ricevuta. Poi carica la merce sul carrello ed insieme alla moglie ed al figlioletto di due mesi, che Anna ha tenuto in braccio per tutto il tempo in cui si sono intrattenuti nel supermercato, si allontana. Lungo il tragitto che li separa dall'automobile, osserva con ammirazione le prosperose mammelle di sua moglie e non può fare a meno di considerarsi un uomo fortunato. Fra poco è l'ora della poppata. Lui e suo figlio, come succede da due mesi, potranno ancora una volta abbeverarsi alle mammelle di Anna.

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